sabato 30 ottobre 2010

LA SECONDA PARTE

trale rinsanguato con il “ceppo americano
“Brown Swiss. La bruna alpina è entrata
in Italia nel sedicesimo secolo, ma solo nel
1850 trova espansione nelle vallate alpine,
fino ad arrivare nelle grandi cascine lombarde.
(foto 3)
La selezione dei bovini di razza Bruna
ha come obiettivo la produzione di soggetti
di buona mole, statura e peso, di
costituzione robusta e corretta conformazione,
precoci per sviluppo e produttività,
fecondi e longevi, di buona nevrilità, con
attitudine ad elevate e costante produzione
di latte ad alto titolo di grasso e proteine,
in grado di fornire convenienti produzioni
di carne, dotati d’alto potere d’assimilazione
per lo sfruttamento di tutti i
foraggi aziendali. In condizioni d’allevamento
normale, la vacca Bruna può produrre
oltre 80 quintali di latte a lattazione
di 305 giorni, con oltre il 3,90% di grasso
e 3,35 di proteine, con presenza di proteine
di qualità, la k-caseina BB. Una
caratteristica che consente alla razza d’essere
competitiva nel panorama nazionale,
oltre alla qualità del latte è la sua longevità.
Tra i principali obiettivi di selezione
che un allevatore di brune deve porsi è
scegliere riproduttori con ottime caratteristiche
di mungibilità.
Jersey. La razza Jersey, in Italia, ha origini
dall’importazione di un nucleo d’animali
dalla Danimarca nel 1987. (foto 4)
L’interesse verso questi animali nasce
dalle particolari qualità del loro latte, che
ha suscitato e suscita, in misura sempre
maggiore, l’interesse dell’industria. Il latte
Jersey consente rese più alte rispetto a
quello d’altre razze maggiormente allevate,
avendo un maggiore e migliore contenuto
in materia utile.
Gli animali dimostrano un’eccezionale
noncuranza a condizioni ambientali climatiche
umide e ventose, non soffrono
l’allevamento in compagnia d’altre razze,
si adattano facilmente alle nuove tecnologie,
ed hanno attitudini alla rusticità del
pascolo anche in montagna. La Jersey è
entrata nella realtà zootecnica italiana di
buona parte delle regioni italiane, sia in
stalle di solo Jersey, sia come “additivo
grasso – proteine” in allevamenti d’altre
razze con problemi di titoli, soprattutto di
Frisone. La produzione media delle Jersey,
in Italia, può raggiungere i 50 quintali a
lattazione di latte con oltre il 5,80 % di
grasso e 4,20% di proteine.
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Foto 3 Qualità

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