sabato 24 dicembre 2011


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la bruna alpina


La Bruna, in passato denominata Bruna Alpina, è una razza bovina originaria della Svizzera, derivata dal Bos taurus brachycerus.
Le particolari doti di rusticità, affiancate ad una spiccata attitudine lattifera ne hanno favorito la diffusione in molte regioni dell'Europa e dell'America e la differenziazione di ceppi genetici adattati a specifiche condizioni ambientali. In Italia, l'introduzione della Bruna Alpina ha avuto inizio attorno al 1850 interessando il versante sud dell'arco alpino. In seguito si è diffusa sempre più nella Pianura Padana e, con il progredire dello sviluppo dell'agricoltura nell'Italia centro-meridionale, in tutta la penisola e nelle isole. Spesso è stata impiegata in incroci di sostituzione con razze autoctone.
Dopo il 1940, grazie soprattutto all'impiego massivo della fecondazione artificiale, la Bruna Alpina ha subito l'insanguamento con il ceppostatunitense Brown Swiss, che rispetto ai ceppi europei presentava una mole maggiore e una maggiore attitudine lattifera. I programmi di selezione hanno drasticamente modificato le caratteristiche di questa razza, rispetto al tipo alpino, perciò si è sostituita l'attuale denominazione, "Bruna", a quella di "Bruna Alpina" con cui era conosciuta fino al 1981. Nel 1950 contava ben 1.900.000 capi ed era la razza da latte più diffusa in Italia. Oggi il patrimonio complessivo si è praticamente dimezzato e un quarto della popolazione iscritto a libro genealogico (A.NA.R.B.).
La Bruna è una razza da latte a tutti gli effetti, con una produzione di latte che, nei tipi di buona genealogia, si attesta sui 6000-9000 kg per lattazione, in media con tenore in proteine del 3,39% e in grasso del 3,95%. Rispetto alla Frisona ha una minore attitudine lattifera ma presenta una maggiore rusticità e, quindi, una migliore capacità di adattamento. Migliore è anche l'attitudine alla produzione della carne, ma con uno standard inferiore rispetto alle razze da carne o a duplice attitudine.

la frisona


Origine e zona di diffusione

L'area di origine è la Pianura Padana. La Frisona Italiana è derivata da quelle Olandese e Nord Americana. Le prime importazioni risalgono al 1870.
L'allevamento della Bonifica di Torre in Pietra (Roma), di proprietà del conte N. Carandini, nel 1929 acquista ad un'asta della Carnation Milk Farm di Seattle (USA) il toro Carnation Producer che si dimostra un vero "razzatore" divenendo un capostipite dell'attuale Frisona Italiana, peraltro rinsanguata, nel tempo, con altri riproduttori d'élite di origine americana e canadese. Dal 1950 la Frisona sostituisce sempre più la Bruna specialmente in pianura. Dal 1956 la razza ha una sua fisionomia e viene istituito un unico libro genealogico nazionale (Frisona Italiana). La zona di maggior diffusione è il Nord Italia, in particolare Lombardia ed Emilia-Romagna.
Il colore del mantello è pezzato nero ma anche le pezzate rosse si possono iscrivere al LG. Le corna sono corte. L'aspetto generale è armonico e vi è un buon equilibrio dei caratteri lattiferi.
Il 23 luglio 1957 viene costituita l'Associazione Nazionale di Allevatori di Bovini di Razza Frisona Italiana (A.N.A.F.I.).

Morfologia vacche Frisone Italiane

Mantello: pezzato nero o pezzato rosso.
Statura: alta.
Testa: espressiva, proporzionata, distinta e vigorosa, profilo superiore rettilineo; occhi vivaci, orecchie molto mobili, narici larghe e musello ampio e forti mascelle.
Anteriore armonico collo allungato, sottile e ricco di pliche cutanee; garrese ben serrato, pronunciato e affilato; spalle fuse con il collo; petto forte e ampio.
Arti anteriori in appiombo e ben distanziati.
Piedi forti e con alta suola.
Linea dorsale rettilinea con lombi larghi e forti.
Groppa lunga e livellata; coda piuttosto sottile.
Arti posteriori in appiombo, forti e asciutti; piedi forti, ben serrati con suola alta.
Natiche con profilo rettilineo; garretti larghi e piatti.
Mammella saldamente attaccata, vene addominali prominenti e tortuose, vene mammarie molto ramificate non troppo grosse e ramificate, tessuto spugnose ed elastico.
Legamento sospensorio mediano forte che divide nettamente la mammella in due parti uguali.
Capezzoli perpendicolari, di giuste dimensioni, inseriti al centro di ciascun quarto.
Peso femmina adulta 550 - 900 kg
Altezza femmina adulta 130 - 150 cm
Vacca di razza Frisona Italiana Vacca di razza Frisona Italiana

Morfologia tori Frisoni Italiani

Le caratteristiche morfologiche sono uguali per quanto riguarda il mantello, ecc., con ovvio riguardo alla mascolinità che si riflette in una maggior mole ed in una maggiore potenza di ogni singola parte.
Peso maschio adulto 900 - 1300 kg
Altezza maschio adulto 138 - 155 cm
La valutazione morfologica viene espressa per tutte le femmine che abbiano partorito e per i maschi di oltre 18 mesi.
Lunghezza media gravidanza: 287 giorni
Vitello: peso variabile dai 40 kg fino a oltre 50 nei maschi.
Produzione media delle iscritte (1994): 75 q.li di latte. Poco propensa alla produzione di carne.
Sito Web: www.anafi.it
Toro di razza Frisona ItalianaToro di razza Frisona Italiana
La Frisona pezzata rossa è una varietà di mantello della razza Frisona italiana e di molti altri ceppi di Frisona.
Frisona con mantello pezzato rosso
Frisona con mantello pezzato rosso